Il Lavoro della memoria

Mi hanno detto che quando uno muore vede tutto davanti, come in un cinemascopesensorraund che va via brusco, ed in pochi secondi gli passano davanti repentine tutte le cose più belle della vita ma senza sonoro, oppure a basso volume, anche non le più belle, le cose che sono successe, mute e scaraventate di corsa davanti, silenziose oppure quiete ma comunque passano, frettolosamente, davanti....

Qualche volta ci ho provato, a fare finta di morire, per vedere le cose davanti che mi scorrono, funamboliche e furiose, senza sonoro, anche non le più belle...

Credevo fosse piacevole, come un'ultima caritatevole carezza che arriva senza preavviso....

Alla televisione uno ha detto che sono tutte fandonie.... che hai giusto il tempo per inabissarti tipo un' Andreadoria qualsiasi, sventrato da un piroscafo sventato, e poi ti trovi in faccia un portone di legno massello su cui c'è scritto solamente "Fine delle Trasmissioni"...

Alla televisione uno ha detto che c'è un tunnel di luce inimmaginabile, ma bianca, e poi dentro compaiono i tuoi parenti più stretti morti, tutte le mamme ed i papà e le nonne e le zie morte, e poi la gente del vicinato morta, che era da tanto tempo che non li vedevi così in gamba, ed anche tutti i gatti fusanti ed i cani cuccioli sbavaccioni come te li ricordi dall'infanzia, che magari sono trapassati di bocconi avvelenati, e pneumatici lisci, e parafanghi cromati incrostati, e ritorsione neuropatica della gente del vicinato che da viva era bastarda e troia; tutta una serie di personaggi che ti accolgono felici e contenti...come non mai....

Alla televisione uno ha detto che siamo i pronipoti di una stirpe di alieni che ha costruito le piramidi, Stonehenge e le statue dell'isola di Pasqua, e che non si muore veramente, mai, ma si va via diretti su un altro pianeta piuttosto lontano, di qualche anno luce...

Io ho sempre creduto alla televisione, ma non so a chi delle tre televisioni credere...

Allora racconto una storia...e dopo muoio...